Salvate le tartarughe Piemonte, Garibaldi e Vittorio Emanuele
Garibaldi è stato trovato con una ferita molto profonda a livello cranico, probabilmente dovuta ad un’elica di un motore navale.
Piemonte riportava una lesione lacera molto profonda con esposizione dell’osso sottostante a livello di arto anteriore sinistro.
Vittorio Emanuele, invece, presentava lesioni cutanee estese e molto gravi, molto probabilmente di orgine micotica.
All’arrivo dei tre esemplari alla clinica veterinaria, si sono effettuati esami collaterali quali esami del sangue e studi radiografici. È emerso dalle radiografie che Vittorio Emanuele aveva un amo a livello esofageo: si è quindi intervenuti d’urgenza per l’asportazione dell’amo.
>Approfittando dello stato di anestesia generale del soggetto si è inoltre proceduto all’amputazione delle pinne gravemente interessate dell’infezione.
Vi riportiamo il bollettino medico compilato il giorno seguente alla chirurgia:
Nella serata di ieri siamo dovuti intervenire d’urgenza per l’asportazione dell’amo in sede esofagea e per l’amputazione della parte terminale della pinna destra. È stata eseguita dapprima un’endoscopia per valutare la presenza di lesioni della parete dell’esofago, successivamente l’amo è stato asportato chirurgicamente eseguendo un’incisione sul lato ventrale sinistro del collo. E’ stato necessario inoltre suturare la ferita della mucosa esofagea che l’amo aveva perforato dopo accurata pulizia. L’intervento di amputazione dell’arto è stato eseguito grazie all’applicazione di un laser chirurgico a diodi per evitare gravi sanguinamenti.
La ripresa dopo l’intervento è stata lunga e delicata ma durante la notte i parametri fisiologici sono tornati nella norma. Oggi le condizioni generali sono stazionarie e migliori, la frequenza cardiaca è di 32bpm, tuttavia desta ancora preoccupazione la situazione che emerge dagli esami del sangue in quanto risulta anemico e con una grave infezione generalizzata, proseguiamo con le terapie mediche generali e locali per l’infezione micotica.
Continua la sinergia tra l’Associazione Benessere Animale e la Fondazione Cetacea.